Progetti al passo con i tempi e iniziative sociali da inserire nei modelli associativi

La scorsa settimana assieme a 400 dirigenti del CSI abbiamo incontrato i vertici dello sport italiano – il ministro Andrea Abodi, il presidente del Coni, Giovanni Malagò, e il presidente di Sport e Salute, Vito Cozzoli – e successivamente abbiamo discusso del futuro dell’ente, della sua vocazione e dei suoi progetti futuri restando fedele alla propria identità.

Progetti al passo con i tempi e iniziative sociali da inserire nei modelli associativi: questi sono gli obiettivi emersi  nel corso del Meeting, per andare incontro sempre più alle esigenze delle persone.

Nel suo discorso finale, il presidente del Csi nazionale Vittorio Bosio ha evidenziato a chiare lettere le fondamenta solide da cui il Csi deve ripartire: i giovani e i valori dell’associazione. «Abbiamo fortemente voluto in questo meeting i giovani, perché siamo convinti che siano loro il futuro dell'associazione. Stiamo dalla parte dello sport, del Csi, dei valori che ci portiamo dietro da quasi 80 anni», ha detto Bosio. Una sottolineatura importante che si accompagna alle parole spese per dare ancora più sostegno alle società sportive, uscite davvero malconce da due anni di emergenza sanitaria, e impulso alle discipline emergenti e alle attività per disabili.

La legge di riforma dello sport e del lavoro sportivo, le sfide elettorali del 2024-2025 e i problemi legati all’ingresso del Csi nel Terzo settore sono stati gli altri temi di cui si è dibattuto durante il Meeting. Tra gli auspici di questo 2023 Bosio ha voluto mettere in risalto la volontà di ricostruire un rapporto fecondo con la Chiesa e sul piano delle attività sportive di continuare a valorizzare il territorio: due elementi, questi, che mi trovano pienamente d’accordo e che cercheremo di attuare nell’ambito del nostro comitato.