COMITATO TERRITORIALE C.S.I. DI RAVENNA
25 aprile 2016

Lettera aperta ai Candidati alla carica di Sindaco del Comune di Ravenna sul tema della politica sportiva

Nel 2011 siamo stati promotori di un “Patto per lo sport di tutti” siglato dal Sindaco Matteucci: lo vogliamo ricordare non per farne un bilancio (che sarebbe inopportuno vista l’attuale campagna elettorale), ma per portare alla vostra attenzione il tema dello sport di base in una città che non ha valorizzato lo sport di base. Secondo il CONI il 34,8% della popolazione della nostra regione è da considerarsi praticante sportivo attivo: dall’attività giovanile per arrivare alla ginnastica per la terza età, passando per tutte le attività amatoriali (sia continuative che occasionali). Considerando che secondo l’ISTAT il numero medio dei componenti per famiglia, sempre nella nostra regione, è pari a 2,3 persone possiamo affermare che il tema dello sport riguarda quasi ogni famiglia del nostro territorio.

 

Il tema della politica sportiva è caro quindi non solo alle “nostre” società sportive o alle “nostre” famiglie, ma lo è per tutte le società sportive indipendentemente dall’Ente o dalla Federazione alla quale sono affiliate e per tutte le famiglie che sono a loro relazionate. Vogliamo quindi, come facciamo da sempre, lasciare un segno nella gestione della nostra città portando alla vostra attenzione alcuni punti che crediamo sia necessario affrontare nel vostro prossimo mandato amministrativo. Offriamo da parte nostra la più ampia collaborazione attiva affinché queste proposte vengano concretizzate durante il vostro mandato e vogliamo sensibilizzare allo stesso tempo tutta la classe politica locale (considerando inoltre che in diversi schieramenti sono presenti candidati provenienti dal mondo dello sport vicini al CSI: una presenza trasversale che porta ad una prospettiva favorevole per il futuro dello sport nella nostra città). Il nostro obiettivo è di lavorare per il bene delle società sportive di base, indipendentemente dal vincitore delle elezioni e senza offrire alcuna “passerella”.

 

Rinnovando i punti del precedente patto, e integrandone di nuovi, ecco su cosa vogliamo porre la vostra attenzione per quanto di competenza dell’Amministrazione comunale:

  1. Forte investimento sul ruolo dell’Assessorato allo Sport e del Dirigente del Servizio Sport, sulla continuità della loro azione e sulla loro espressione finanziaria, quale volano del sostegno al volontariato sportivo organizzato all’interno di tutte le associazioni sportive dilettantistiche locali, principalmente quelle che svolgono attività giovanile, sulla base di progetti qualificati e documentati di valenza tecnica ed educativa che sappiano rispondere in maniera concreta alle esigenze della cittadinanza (risolvendo i problemi cronici derivanti dagli ultimi pensionamenti e senza abbandonarsi a progetti demagogici e/o inconsistenti).
  2. Attrazione e sostegno nella realizzazione di eventi sportivi non solo di vertice ma anche medio-piccoli: finali, feste dello sport, eventi regionali e/o nazionali giovanili che aggiungano anche un valore turistico ed economico al territorio - eventi ai quali oggi siamo costretti a rinunciare -, rilanciando temi relativi al turismo sportivo e al marketing territoriale (anche con strategie di partnership cercando di “fare sistema” tra attori diversi).
  3. Valorizzazione dell’attività continuativa del Coordinamento dello Sport, costituito da rappresentanti degli Enti di Promozione Sportiva e delle Federazioni, che supporti l’Assessorato nell’analisi di progetti promozionali, nella definizione di criteri sia per l’assegnazione di eventuali fondi che per l’attività di gestione delle strutture sportive comunali e - più in generale - nell’intuizione dei bisogni delle associazioni sportive dilettantistiche del territorio.
  4. Condivisione dei criteri per l’assegnazione dei finanziamenti, derivanti dall’applicazione del Regolamento per la concessione di contributi economici, ai progetti sportivi presentati, tenendo conto di parametri quali la qualità, la effettiva realizzazione, la continuità nel tempo, il coinvolgimento ed il valore educativo-sociale degli stessi (anche in collaborazione con le altre Istituzioni).
  5. Analisi ed eventuale ridefinizione delle priorità nella concessione degli impianti sportivi, in ordine all’utilizzo delle strutture comunali, e più in generale del “Regolamento Uso e Gestione impianti sportivi”.
  6. Attenzione allo sport di base, amatoriale, per i ragazzi, per gli anziani, nei vari livelli di contribuzione e assegnazione, ricordando che lo sport di élite nasce grazie anche alla moltitudine di bambini che giocano col contributo disinteressato delle piccole società sportive e al loro lavoro di promozione (chiedendo quindi ascolto, pari opportunità, considerazione e dignità pur essendo i meno famosi, i meno bravi, i meno ricchi), con un occhio attento anche alla valorizzazione e all’incentivazione del ruolo del volontariato sportivo.
  7. Continuità e concretezza nell’impegno, in rapporto alle risorse disponibili, di riqualificazione e messa a norma della impiantistica sportiva scolastica e pubblica – alcune oggi con seri problemi di decoro e sicurezza –, di implementazione di nuove strutture sportive pubbliche con particolare riferimento agli sport più praticati affinché tali strutture siano in numero sufficiente per coprire le richieste delle società sportive.
  8. Individuare e valorizzare spazi pubblici (a partire dai nostri parchi, alle nostre pinete, alle nostre spiagge) per lo sport “non organizzato” dei cittadini, per dare a tutti la possibilità di praticare sport all’aria aperta.
  9. Mantenimento degli attuali contributi offerti alle famiglie in difficoltà economica che non possono permettersi le quote da corrispondere alle società sportive per l’attività dei propri figli, anche individuando strategie di riutilizzo di materiale sportivo.

 

In ultima analisi riteniamo opportuno riportare questo passaggio del nostro programma per il prossimo quadriennio sportivo, proposto per riconoscere il ruolo di “agenzia educativa” del mondo sportivo, come ricordato dal Sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale Andrea Rossi in occasione dell’incontro tenutosi il 16 aprile:

Tutto questo [progetti sportivi, formativi, educativi] va annoverato nell’ambito del concetto di sport di cittadinanza, per adempiere appieno al riconoscimento del ruolo sociale che lo sport svolge grazie alle nostre società di base, che comprende:

  • Formazione, intesa come educazione che accompagna il cittadino nell’arco della propria vita;
  • Prevenzione nei confronti dei danni derivanti dagli stili di vita non corretti;
  • Inclusione e coesione sociale, una grande sfida per tutta la società civile;
  • Educazione alla democrazia, alla legalità, al rispetto, alla responsabilità, al senso della collettività.

 

 

Con l'augurio di non rimanere inascoltati e restando a disposizione per ogni eventuale approfondimento al merito, porgiamo i nostri più fraterni saluti.

L'Angolo del Presidente

Lettera aperta ai Candidati alla carica di Sindaco del Comune di Ravenna sul tema della politica sportiva

Alessandro Bondi

Presidente CSI Ravenna-Lugo