COMITATO TERRITORIALE C.S.I. DI RAVENNA
1 maggio 2020

“Camminando si rinasce”: esiti lusinghieri per il progetto formativo-sportivo del CSI

Sospesi gli ultimi incontri del progetto a causa della pandemia da COVID-19

Attraverso l’insegnamento e la pratica del nordic walking, 26 donne che stanno affrontando la difficile battaglia contro il carcinoma al seno, hanno tratto benefici dall’attività svolta e hanno potuto avere uno strumento per reagire alla malattia, creando anche una rete di amicizia, aggregazione e solidarietà reciproca

È arrivato a conclusione, con risultati lusinghieri, il progetto “Camminando si rinasce”, l’iniziativa che attraverso corsi di formazione e di acquisizione della tecnica e camminate di affinamento, ha dato la possibilità a 26 donne che stanno affrontando il duro percorso del cancro al seno di trovare nello sport, nello specifico il nordic walking, un potente strumento di aggregazione, di condivisione di un percorso di scoperta di quanto un’attività fisica fatta nel modo giusto possa essere d’aiuto per reagire a una malattia e combatterla.

Ideato dal gruppo “Nordic Walking Bassa Romagna” e messo in pratica dal CSI Ravenna-Lugo grazie al contributo scientifico del dipartimento di oncoematologia del S. Maria Delle Croci di Ravenna, nella persona della dottoressa Chiara Bennati, e grazie ad una erogazione liberale della Susan G. Komen Italia”, il progetto si è articolato in 22 incontri, condotte dagli istruttori Milva Dirani, Elena Pelliconi, Daniele Vannini e Vito Minguzzi, con la supervisione di Giulia Gambi, nelle quali le 26 donne coinvolte hanno imparato la tecnica di base del nordic walking, in sette cosiddette camminate di affinamento, effettuate lungo percorsi cittadini, in parchi, lungo le rive dei fiumi a sulla battigia, che hanno permesso l’acquisizione della tecnica nel modo migliore, e in nove camminate spontanee per affinare tale tecnica.

Considerati il pieno coinvolgimento delle partecipanti e l’interesse riscosso dal programma, è stato provato nel corso del progetto anche il nordic work out, cioè la camminata nordica a tempo di musica. Il progetto, iniziato a settembre, si è sviluppato fino alla fine di febbraio mentre l’ultimo periodo, nel pieno delle misure restrittive da emergenza sanitaria, è stato utilizzato dagli istruttori per assemblare tutte le informazioni e i dati ricavati da questa attività, nonché le risposte che le donne che hanno partecipato hanno fornito ad un questionario appositamente preparato e somministrato da psicologi clinici. Ne è venuto fuori un quadro sicuramente positivo: le 26 pazienti/atlete non soltanto hanno tratto beneficio dall’attività fisico-sportiva svolta, scoprendo quanto se fatta nel modo giusto possa essere d’aiuto per reagire a una malattia e combatterla, ma anche hanno creato un rapporto di amicizia e vicinanza che si è esteso anche al di fuori del contesto progettuale.

Per il CSI, artefice della diffusione del nordic walking, disciplina nata in Finlandia, nel territorio italiano e tra i primi a promuovere lo sviluppo di questo sport, tra le più green e salutari, che coniuga sport e benessere, salute e movimento a contatto con la natura, il successo di questo progetto rappresenta una scommessa vinta e ne conferma il ruolo importante di ente in grado di promuovere sport davvero per tutti, anche per chi deve affrontare quotidianamente il dolore, il disagio e la fatica della lotta contro la malattia.